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Bruciore di stomaco in gravidanza
Momenti speciali da vivere senza difficoltà
3° TRIMESTRE
Il terzo trimestre della gravidanza, che inizia a partire dalla ventottesima settimana, è la fase finale del viaggio che la mamma e il bambino hanno percorso insieme ancora prima di conoscersi. L’ultima tappa di un percorso bello, felice, a volte difficile, ma sempre tenero e stupendo, alla luce della meta finale che sta per essere raggiunta.
COSA SUCCEDE NEL TERZO TRIMESTRE?
Nonostante sia il periodo più bello, possono comunque ripresentarsi alcuni piccoli fastidi sia emotivi, come ad esempio il normale timore del parto, sia fisici, come l’ingombro fisico e la fatica dovuta all’aumento di peso. Anche le problematiche legate allo stomaco si sommano a questi disagi e talvolta possono essere davvero fastidiose: il cibo può diventare fonte di disagio, aumentano i problemi di digestione, il bruciore e l’acidità di stomaco.
Perché può comparire il bruciore di stomaco durante il terzo trimestre?
Il terzo trimestre della gravidanza, che inizia a partire dalla ventottesima settimana, è la fase finale del viaggio che la mamma e il bambino hanno percorso insieme ancora prima di conoscersi. L’ultima tappa di un percorso bello, felice, a volte difficile, ma sempre tenero e stupendo, alla luce della meta finale che sta per essere raggiunta.
Il bruciore di stomaco della donna in dolce attesa è del tutto normale e non deve preoccupare: è generalmente riconducibile a problemi di reflusso gastrico, del tutto normali in gravidanza, specie nel terzo e ultimo trimestre. Questo fenomeno consiste nella risalita di materiale gastrico acido dallo stomaco verso l’esofago, ed è favorito in gravidanza da una serie di cambiamenti ormonali, ma soprattutto dalle aumentate dimensioni dell’utero.
Durante la gravidanza, l’ormone progesterone è indispensabile per rilassare la muscolatura dell’utero, che deve poter aumentare di volume insieme al feto, ma il suo effetto si estende anche ai muscoli di stomaco e intestino, con conseguente rallentamento della motilità gastrica e ristagno dei succhi gastrici nello stomaco. Per lo stesso motivo, anche il tono muscolare del cardias, cioè la valvola che congiunge esofago e stomaco, è ridotto.
In particolare, nel terzo trimestre:
- Lo svuotamento gastrico risente ancora dell’influsso del progesterone, l’ormone che favorisce un corretto sviluppo della gravidanza;
- La digestione rallenta e la valvola che collega lo stomaco all’esofago, il cardias, può diventare leggermente incontinente. Non funzionando più alla perfezione, può causare la risalita di succhi gastrici dallo stomaco. Questo provoca la tipica sensazione di bruciore allo sterno che alcune future mamme avvertono;
- L’utero continua a crescere, fino ad arrivare sotto l’arcata costale. In questo modo, però, provoca una compressione dello stomaco verso l’alto, impedendo il completo riempimento e provocando quella tipica sensazione di “pienezza” che può risultare sgradevole e talvolta debilitante.
Cosa fare per contrastare il bruciore di stomaco nel terzo trimestre?
L’importante, prima di tutto, è mantenere la serenità e continuare a godersi questo periodo davvero unico. Questi piccoli disturbi sono tipici della gravidanza, e causano disagi a volte non semplici ma comunque passeggeri. Essere preoccupate dal parto imminente e dal nuovo assetto della nostra quotidianità da mamme è normalissimo: ricordiamo che il nostro ginecologo continuerà a seguirci anche nell’ultima tappa di questo magico viaggio, perciò non esitiamo a comunicare incertezze, piccoli timori e a chiedere consigli pratici. Nel frattempo, alcuni consigli possono essere utili a prevenire o alleviare questi fastidi e vivere l’ultima tappa del viaggio con la giusta serenità:
- Riposo: è bene fare attenzione alla posizione in cui si dorme. Questa non deve essere esattamente supina, cerchiamo ad esempio di coricarci di lato o con la testa sollevata da un ulteriore cuscino in modo da avere una posizione leggermente più eretta, così da contrastare il ristagno di materiale acido e la sua risalita lungo l’esofago. Ricordiamo di non andare a letto subito dopo mangiato, poiché la posizione sdraiata favorisce la risalita e il ristagno dei succhi gastrici nell’esofago;
- Abbigliamento: prediligiamo indumenti confortevoli, senza vestiti che premano sulla pancia rischiando di peggiorare la situazione.
- Respirare profondamente. Il respiro sarà sempre un pochino più difficoltoso, ciò è sempre dovuto al fatto che il diaframma viene sospinto verso l’alto dall’utero che cresce. Ricordiamo di rilassarci, provando a fare lunghi respiri.
- Migliorare la postura durante i pasti e dopo: mangiare in posizione eretta e non sdraiarsi subito dopo mangiato, per non favorire la risalita e il ristagno dei succhi gastrici nell’esofago;
- Citrati e vitamine possono essere d’aiuto per ripristinare il fisiologico benessere gastrico. In particolare, l’azione dei citrati contribuisce a regolare l’iperacidità gastrica che può intensificarsi nel terzo trimestre.
- Alimentazione equilibrata: è consigliabile fare pasti frequenti ma non troppo abbondanti (ad esempio tre pasti principali e due spuntini); bere poco, ma spesso; evitare cibi acidi (come ad esempio pomodori, agrumi, succhi), piccanti oppure bollenti; consumare con moderazione alimenti come zenzero, liquirizia o bere un bicchiere di latte quando si presenta il bruciore di stomaco.
PERCHÉ BIOCHETASI?
In questo periodo Biochetasi può essere d’aiuto alle le donne in gravidanza che manifestano problemi allo stomaco. Biochetasi, formulato con citrati e vitamine, è in grado di contrastare i disturbi gastrici. In particolare aiuta a ripristinare la normale funzione dell’apparato digerente e dei processi metabolici agendo sull’eccesso di acidità con citrati e carbonati, sui processi digestivi con le Vitamine B1 e B2 e riducendo la sensazione di nausea con la Vitamina B6.