Mattoni nello stomaco. Quali sono i cibi più difficili da digerire?
In una dieta equilibrata non esistono cibi vietati: si può mangiare di tutto, purché con moderazione e con, appunto, equilibrio. Non tutti i cibi però sono uguali, e soprattutto non tutti si possono mangiare in qualsiasi momento della giornata. Alcuni di questi sono particolarmente impegnativi per il nostro stomaco, che ha bisogno di più tempo per assimilarli.
Conoscere gli alimenti più pesanti e difficili da digerire è utile per sapere quando mangiarli e a cosa si va incontro. In alcuni casi può essere davvero utile sapere che se avete appena mangiato un bel fritto misto forse non è proprio il caso di andare subito a dormire.
Naturalmente, anche in questo caso, la questione è molto personale e soggettiva, perché molte persone digeriscono male specifici alimenti. Alcuni cibi sono però notoriamente difficili da digerire, e andrebbero evitati, o quantomeno limitati, da chi soffre di problemi di digestione. Allo stesso modo, sarebbe meglio evitare di mangiarli alla sera o prima di sforzi fisici intensi (la camminata dopo pranzo non vale, anzi, è un ottimo alleato della digestione).
Schiacciati dal peso. I problemi digestivi
Per chi soffre di disturbi digestivi, la dieta sbagliata può causare diversi problemi. Gonfiore, pesantezza, aerofagia, alitosi, reflusso e bruciore sono problemi ben noti a chi fa fatica a digerire determinati cibi. Ma qual è il motivo?
Ci sono varie cause, ma la prima è che questi alimenti, essendo molto pesanti e complessi, spesso ricchi di grassi, richiedono molto tempo per essere digeriti, e hanno bisogno di una maggiore produzione di succhi gastrici. In questo modo la digestione rallenta, lo stomaco fa più fatica ed è più facile avere il reflusso.
Facciamo un passo indietro. La maggior parte degli alimenti che assumiamo è costituita da carboidrati, proteine, grassi e fibre: ciascuno di questi macronutrienti dovrà essere processato dall’apparato digerente per ottenere molecole base che possono essere assorbite.
Gli enzimi digestivi aiutano l’apparato digerente a scomporre i cibi introdotti mediante l’alimentazione, rendendoli facilmente assimilabili dall’organismo. In virtù di questo ruolo fondamentale, una eventuale carenza di enzimi può determinare difficoltà nel processo digestivo. Può capitare che la digestione rallenti se l’attività enzimatica è lenta o gli enzimi digestivi non sono in numero sufficiente per frammentare i cibi.
Possibili rimedi? Il tempo di digestione diminuisce per alimenti ben cotti, semplici e leggeri oppure liquidi (il latte intero è un’eccezione, perché lungo da digerire) e grazie a una masticazione lenta. I metodi di cottura più pesanti sono la frittura e la griglia, quelli più leggeri il vapore, ma anche in padella con poco olio. Servono poi alcuni accorgimenti: bere molta acqua fuori dai pasti e poca durante (diluisce gli acidi gastrici allungando la digestione) e mangiare la frutta come spuntino, più che a fine pasto, perché ritarda ulteriormente la digestione (le eccezioni qui sono ananas e papaya).
Inoltre, verdura e frutta fresche contengono una significativa quantità di enzimi digestivi: l’assunzione di enzimi sostiene l’attività enzimatica degli enzimi già presenti nel nostro organismo, contribuendo a promuovere i processi digestivi.
Le tempistiche? Indicativamente, pasti leggeri vengono digeriti in circa 2-3 ore; pasti normali restano nello stomaco per 3-4 ore, mentre menù molto elaborati possono aver bisogno anche di 5 o 6 ore prima di essere completamente digeriti. Ecco perché il pranzo di Natale ci mette fuori combattimento fino al giorno dopo!
Conosci il tuo nemico, i 10 alimenti più pesanti
Ecco una lista, ormai abbastanza consolidata, degli alimenti più difficili da digerire:
10 – Aglio e cipolla
Una (relativa) sorpresa, perché sono alimenti ricchi di nutrienti e possono portare svariati benefici all’organismo; ma solo se consumati cotti. Se mangiati crudi (e in effetti capita meno di frequente) possono causare pesantezza e flatulenza, e quindi anche qualche dolore addominale. Stimolano infatti la produzione di gas dell’intestino, dando una evidente sensazione di gonfiore. La soluzione? Basta cuocerli.
9 – Alcol
Anche qui, a parte alcune eccezioni, non c’è bisogno di eliminare il consumo di alcolici e superalcolici. Bisogna però tenere presente che l’alcol rilassa lo sfintere esofageo, facilitando il reflusso. Andrebbe poi limitato alla sera (anche se è il momento in cui se ne beve di più) perché costringe il fegato a lavorare molto durante la notte, rendendo più difficile lo smaltimento e il nostro sonno.
8 – Pesci grassi e sott’olio
Il grasso del pesce è diverso da quello della carne ed è generalmente più salutare (apporta molti acidi grassi essenziali). Ma pesci che ne sono molto ricchi sono comunque più lunghi da digerire. Se poi il pesce in questione è anche sott’olio i tempi di digestione non possono che allungarsi. Ma di quali pesci parliamo? Aringa, salmone, sgombro, sarda, anguilla, triglia e, appunto, tonno sott’olio.
7 – Latte e cioccolato al latte
In un modo o nell’altro, beviamo latte di da quando nasciamo. Prima dello svezzamento è l’unico alimento disponibile e quindi, naturalmente, non comporta problemi. Ma il latte di origine animale è più complicato da digerire per il nostro organismo, che si è evoluto abbastanza “di recente” per poterlo assimilare (parliamo di 5-6 mila anni). La causa? È molto ricco di grassi. La soluzione: bere latte scremato o bollito. Allo stesso modo il cioccolato al latte è piuttosto pesante da digerire, perché al grasso del latte si aggiunge l’irritazione che può causare il cioccolato. Meglio un buon quadretto di cioccolato fondente (sopra il 70% di cacao).
6 – Formaggi
Anche qui è l’elevata presenza di grassi e di lattosio a rendere i formaggi difficili (o almeno lunghi) da digerire: per i formaggi grassi possono essere necessarie anche 3-4 ore. Parliamo di varietà come mascarpone, fontina, taleggio, gorgonzola, provolone, camembert e formaggi molto stagionati. Il consiglio? Mangiate porzioni ridotte oppure scegliete formaggi più magri, come ricotta, grana, fiocchi di latte, mozzarella, caprino.
5 – Legumi e piselli
I legumi sono particolarmente pesanti (e causano gonfiore) perché stimolano la produzione di aria nell’intestino. Sono anche molto lunghi da digerire: le lenticchie, come anche i piselli, hanno bisogno di almeno 4-5 ore. Ma tutte le diete consigliano di sostituire il più possibile le carni rosse con i legumi! Sì, con alcuni accorgimenti: allungare i tempi di ammollo dei legumi secchi e, per l’appunto, abituando il nostro intestino al loro consumo.
4 – Carni rosse o grasse
Sono alimenti particolarmente difficili da digerire (ma anche molto utili) per diverse ragioni: l’elevata presenza di grassi, che si riduce in tagli più magri come il filetto, e di proteine di alta qualità – che in effetti è un pregio, ma queste proteine hanno comunque bisogno di tempo per essere assimilate. Per una bistecca possono però servire anche 4 ore di digestione!
3 – Fritture
I fritti aumentano notevolmente la quantità di grassi che introduciamo nel nostro stomaco, a prescindere dall’alimento che friggiamo. In questo modo tutto diventa più pesante, difficile e lungo da digerire.
2 – Crauti, cavoli e verze
Sono ricchi di sostanze nutritive e benefiche per il nostro organismo, ma hanno bisogno di davvero tanto tempo per essere assimilate: oltre 5 ore! Broccoli, cavolini di Bruxelles e cavolfiore possono richiedere tempi ancora più lunghi. Per di più, producono un grande quantità di gas intestinali. Insomma, mangiateli sì, ma con moderazione (e non alla sera).
1 – Acciughe sott’olio
Campioni del mondo di maratona digestiva: oltre 8 ore! Eccezionalmente ricche di omega-3 e grassi monoinsaturi, ma pur sempre piene di grassi molto complessi da digerire. Buone sì, ma poco alla volta.
In definitiva, non negate niente alla vostra dieta, ma prestate attenzione a cosa (e quando) mangiate. Nel caso in cui la digestione si facesse davvero lenta, o in alcuni casi dolorosa, può essere utile avere a portata di mano Biochetasi, che con la sua formulazione contrasta i problemi di stomaco e aiuta la digestione.
Ma soprattutto, prendete un po’ di tempo per il vostro stomaco. Ve ne sarà grato.