Intossicazione alimentare: quali sono i sintomi e quanto durano
L’intossicazione alimentare è una condizione che si verifica in seguito all’ingestione di cibi contaminati da agenti tossici.
Spesso accade a causa di alimenti contaminati da microrganismi patogeni in grado di produrre sostanze tossiche definite tossine, altre volte invece, le tossine possono avere origine chimica come per esempio in seguito alla contaminazione del cibo con pesticidi, farmaci o metalli.
In altri casi, la causa può essere attribuita ad una carenza nelle norme igieniche durante le fasi di preparazione o conservazione degli alimenti, soprattutto nel caso di carne e pesce crudi.
Quali sono i sintomi dell’intossicazione alimentare?
I sintomi dell’intossicazione alimentare possono differire in base al tipo di alimento consumato ma soprattutto in base alla quantità ingerita.
Solitamente i sintomi più comuni, e che tendono a manifestarsi entro poche ore dall’ingestione, sono:
- Mal di testa e nausea
- Vomito
- Mal di stomaco
- Dissenteria
- Inappetenza
- Capogiri
Alcune volte, anche se meno comunemente, si può verificare:
- Aumento della temperatura corporea
- Brividi di freddo
- Debolezza e dolori muscolari generalizzati
Nella maggior parte dei casi l’intossicazione alimentare non costituisce una condizione grave, infatti entro 12-48h tende a regredire autonomamente senza creare complicazioni.
Le intossicazioni alimentari gravi invece sono più rare e possono essere causate da funghi, colera o salmonella ed in questi casi la sintomatologia non regredisce ma peggiora.
In queste situazioni bisogna rivolgersi al più presto al pronto soccorso o al centro anti-veleni per agire tempestivamente e preservare il proprio stato di salute.
Quanto dura un’intossicazione alimentare?
La durata dell’intossicazione alimentare può variare da soggetto a soggetto, soprattutto in vista dei quantitativi e dal tipo di tossine ingeriti.
Solitamente i sintomi compaiono poco dopo la consumazione del pasto contaminato e durano poche ore o giorni, raramente durano settimane.
Per migliorare il decorso della patologia e velocizzare la guarigione è importante adottare delle regole dietetiche ben precise.
Cosa mangiare in caso di intossicazione?
In caso di intossicazione alimentare è importante evitare di sovraccaricare di lavoro il nostro apparato digerente. Infatti, bisogna ridurre al minimo la produzione di ulteriori enzimi digestivi che, diversamente, potrebbero causare un ulteriore problema ad una mucosa gastrica già danneggiata.
Rimanere a digiuno, dunque, rappresenta la strategia migliore per far riposare lo stomaco e per prepararlo ad accettare nuovamente sia cibi solidi che liquidi, ma in modo graduale.
I primi cibi da reintrodurre sono rappresentati da:
- Pane tostato
- Fette biscottate
- Cracker preferibilmente senza sale
- Banane, mele e pere
Gradualmente poi, possono essere reinseriti: il riso, la pasta e le carni bianche magre ma senza spezie o condimenti elaborati, solo un filo d’olio EVO a crudo.
Per favorire il processo di guarigione, possono essere associati dei farmaci a base di vitamina B6 per contrastare la nausea e dei fermenti lattici ad azione riequilibrante sulla flora batterica intestinale.
L’idratazione svolge un ruolo fondamentale in caso di intossicazione alimentare: è importante mantenersi ben idratati bevendo poco alla volta, soprattutto in quei casi in cui vomito e dissenteria rischiano di provocare una perdita ingente di acqua corporea e sali minerali essenziali.
Nei bambini, negli anziani e nei casi di intossicazione alimentare in gravidanza infatti, la reidratazione risulta essere di vitale importanza.
Prevenzione delle intossicazioni alimentari: 5 consigli
Vedremo ora dei semplici consigli e rimedi contro l’intossicazione alimentare:
- Assicurarsi di aver cotto per bene i cibi
- Lavare correttamente gli alimenti, soprattutto frutta e verdura che spesso vengono consumate crude
- Fare attenzione alla conservazione dei cibi per garantire la maggiore sterilità possibile
- Seguire le norme igieniche prima di preparare i pasti, lavando dunque sia le mani che il piano di lavoro con tutti gli utensili da utilizzare
- Separare i cibi crudi da tutti gli altri per prevenirne la contaminazione
Quali alimenti sarebbe meglio evitare?
I cibi da evitare sia a scopo preventivo, sia in caso di intossicazione alimentare in atto, sono rappresentati da:
- Carne cruda
- Pesce crudo non trattato con abbattitore professionale che porta la temperatura a -20°C per almeno 24 ore
- Uova crude
- Latte e latticini non pastorizzati
- Salumi crudi