Il cocomero è davvero difficile da digerire? La pasta a cena fa ingrassare? 7 miti da sfatare sull’alimentazione
Ci sono tanti miti che riguardano l’alimentazione: derivano da tradizioni popolari, sedicenti esperti, consigli diffusi online. Ma anche dalle dritte della nonna. Che molto spesso, ma non sempre, ha ragione. Talvolta possono essere consigli utili, altre volte possono non avere alcun fondamento. Spesso, come al solito, la verità sta nel mezzo: c’è un pizzico di realtà nascosta tra dati infondati. Ma di quali miti parliamo?
Ci sono alimenti considerati pesanti, difficili da digerire, e quindi da evitare che hanno una lunga tradizione. Molto spesso, però, la confusione regna suprema, perché alcune di queste credenze possono anche cambiare molto da persona a persona: io non mangio mai la pasta alla sera, mentre il mio migliore amico la mangia solo ed esclusivamente a cena, il cocomero è difficile da digerire e non c’è modo di scamparla; se devo dimagrire in fretta per la prova costume posso saltare un pasto, oppure sostituirlo con una barretta; le uova sono grasse e fanno aumentare il colesterolo. Ma cosa c’è di vero in tutto questo?
Il cocomero è difficile da digerire
L’anguria, la regina dell’estate, è anche uno degli alimenti, tradizionalmente, più difficili da digerire. Composta per quasi il 95% d’acqua, ha un bassissimo contenuto calorico, è ricca di vitamine, minerali e antiossidanti. Ma è davvero così pesante per il nostro stomaco? Più che all’anguria in sé, la pesantezza è dovuta al nostro consumo. Essendo così ricca di acqua, ha un grande potere saziante. Noi la mangiamo tendenzialmente a fine pasto, e questo aumenta il senso di gonfiore e pesantezza dovuto a quello che abbiamo già mangiato. Allo stesso modo, l’abitudine di mangiarla gelida, quando fuori fa invece molto caldo, è poco salutare per la nostra digestione. Non è quindi il cocomero il problema, ma il modo in cui lo mangiamo. Mangiarlo come spuntino, a temperatura ambiente o appena fresca, ci darà molto meno fastidio.
La pasta, alla sera, è pesante e fa ingrassare
Molte persone mangiano la pasta solo a pranzo, e alimenti proteici (il famoso “secondo”) a cena, nel timore che la pasta, la sera, sia pesante da digerire e per questo faccia ingrassare. Mito assolutamente falso! A meno di intolleranze specifiche, i carboidrati alla sera non danno nessun problema, e certamente non fanno ingrassare. Quelli a cui prestare attenzione, casomai, saranno i condimenti e le salse con cui la gustiamo.
La frutta a fine pasto fa ingrassare
Siamo quasi tutti abituati a concludere il pasto con un bel frutto: gustoso, dissetante, aiuta a “ripulire la bocca” da quello che abbiamo mangiato prima. Ma, ultimamente, si sta facendo largo la convinzione che sia molto meglio mangiare la frutta fuori dai pasti, perché farebbe ingrassare. C’è qualcosa di vero? La frutta, ricca di acqua, zuccheri e vitamine, può in effetti essere un po’ pesante a fine pasto (perché si aggiunge a tutti gli alimenti già consumati, l’acqua in essa presente diluisce i succhi gastrici e perché durante la digestione gli zuccheri fermentano), ma non fa ingrassare. Solo alcuni frutti, molto ricchi di zuccheri, e consumati in modo esagerato, possono provocare un aumento di peso. Mangiate pure frutta a fine pasto, ma con moderazione: integratela a colazione e come spuntino.
Le uova fanno aumentare il colesterolo
Mito assolutamente da sfatare: le uova, infatti, contengono solo 5 gr su 100 di grassi, e solo 1,5 di grassi saturi (i grassi “dannosi” che hanno davvero impatto sul colesterolo). Al contrario, contengono moltissime proteine, soprattutto nell’albume, e sono ricche di aminoacidi essenziali. Un consumo moderato di uova (fino a 4 a settimana) non ha alcun impatto sull’aumento del colesterolo o sulle malattie cardiovascolari.
Devo dimagrire in fretta. Meglio saltare il pranzo
Convinzione molto radicata tra tutti coloro che vogliono perdere peso, ma assolutamente inutile se non dannosa. Quando digiuniamo, infatti, il nostro organismo va a cercare l’energia di cui ha bisogno tra le riserve che abbiamo a disposizione (soprattutto glucosio e zuccheri). Queste riserve vengono trovate prima di tutto nei muscoli: quando saltiamo dei pasti il nostro corpo consuma prima la massa magra e poi la massa grassa. Perdiamo forse peso, ma perché perdiamo massa muscolare, e non grasso. Il nostro corpo, poi, è spesso più intelligente di noi, quindi rallenta il metabolismo, per bruciare calorie più lentamente e non consumare troppa massa magra.
Una barretta equivale a un pasto
Altra tecnica che molte persone sperimentano quando sono a dieta, o non hanno tempo di mangiare, è quella di sostituire un pasto, in genere il pranzo, con una barretta energetica. Nessun prodotto però è in grado di sostituire la complessità e l’equilibrio dato da un’alimentazione bilanciata, soprattutto per lunghi periodi. Tanto che anche secondo l’Istituto Superiore di Sanità, «i cibi sono troppo complessi dal punto di vista nutrizionale per essere riprodotti in laboratorio ed è impossibile inserire tutte le sostanze in essi contenute in una compressa, tavoletta o soluzione». Insomma, se capita per una volta può non essere un male: basta che non diventi un’abitudine.
Per avere più muscoli devo assumere più proteine
In questo caso la verità è mezza. Per aumentare la massa muscolare è utile assumere più proteine, ma solo poco più di quelle già fornite da un’alimentazione equilibrata. Il nostro corpo non è infatti in grado di metabolizzare più di una certa quantità giornaliera (e a pasto) di proteine. Adulti e sportivi si possono spingere fino a consumare, al giorno, 1,8 gr per chilo di peso corporeo. In sostanza, un uomo di 80kg può prendere fino a 144 gr di proteine al giorno. Ma non ha senso prenderne quantità esagerate: può anzi essere dannoso per il fegato.
Ci sono ancora tanti altri miti da sfatare nel campo dell’alimentazione. Ma come si fa a sapere cosa è mito e cosa realtà, in un tema così importante? La risposta è unica: informarsi, e farlo bene.