Cosa bere dopo una ubriacatura? Ecco quali bevande preferire
Il risveglio dopo l’utilizzo di una dose eccessiva di alcool può essere davvero faticoso, soprattutto perché ci troviamo a gestire disturbi di stomaco sgradevoli. Cosa bere dopo una ubriacatura? Vediamo come reidratarci adeguatamente.
Quali disturbi gastrici possono insorgere dopo l’utilizzo di una dose eccessiva di alcool?
Attraverso il flusso sanguigno, l’alcol che ingeriamo raggiunge il fegato, l’organo deputato al suo smaltimento mediante un enzima chiamato alcol-deidrogenasi. Durante questo processo, l’alcol viene prima trasformato in acetaldeide e, in seguito, in anidride carbonica e acqua. Proprio l’acetaldeide innesca i tipici effetti dell’ubriachezza. I sintomi dell’ubriachezza sono nausea, vomito, mal di testa, mal di stomaco, affaticamento.
Assumendo una dose elevata di alcol, le cellule delle pareti gastriche non sono più in grado di adempiere ad alcuni processi fisiologici. In questa condizione, la mucosa dello stomaco può irritarsi: si riduce la secrezione di muco (sostanza che protegge la mucosa stessa), e viene prodotto un numero inferiore di enzimi necessari per la digestione del cibo. L’eccessiva assunzione di alcol può causare altri sintomi che includono difficoltà di concentrazione, ansia, irritabilità. I sintomi variano da persona a persona e da un’occasione all’altra.
Non è difficile prendersi una ubriacatura, specie se non siamo avvezzi all’alcol e se la nostra personale “soglia di tollerabilità” è bassa: senza necessariamente uscire con gli amici, anche a casa la situazione può sfuggire di mano. L’aggravante è bere a stomaco vuoto, poiché l’azione irritante dell’alcol sulla mucosa gastrica non è mediata dall’”effetto tampone” del cibo.
Perché è importante idratarsi e cosa bere dopo una ubriacatura?
L’alcol ha un notevole effetto disidratante, perché inibisce la produzione dell’ormone antidiuretico ADH, che serve a regolare l’eliminazione di acqua dall’organismo. Per questa ragione, è importante idratarsi adeguatamente. Va da sé che dovremo scegliere bevande utili a riassestare la situazione della mucosa gastrica, dunque no a bibite gassate, cioccolata in tazza, caffè. Vediamo cosa bere:
- Acqua. Siamo composti in gran parte di acqua, perciò bere acqua naturale a temperatura ambiente è il primo passo per una corretta idratazione. Beviamo frequentemente e a piccoli sorsi. Evitiamo lunghe sorsate, poiché potrebbero stimolare il senso di nausea: ricordiamo che il nostro stomaco si deve riassestare.
- Camomilla. Grazie alle proprietà antispastiche, digestive e sedative può contribuire a placare il senso di nausea e favorire le funzioni digestive. Beviamo questa bevanda a temperatura ambiente.
- Tisana allo zenzero. Se assunta con moderazione, questa bevanda è indicata in caso di nausea. Infatti, le blande proprietà antiemetiche (cioè anti-vomito) dello zenzero possono contribuire ad attenuare questa sgradevole sensazione.
- Tisana alla calendula. Dalle leggere proprietà spasmolitiche, può contribuire a placare il dolore allo stomaco, se assunta con parsimonia.
- Infuso alla salvia. Se bevuto con moderazione, grazie alle sue proprietà digestive, toniche e spasmolitiche, un infuso alla salvia può essere d’aiuto per placare il dolore allo stomaco post ubriacatura.
- Infuso di mela e cannella. Mela e cannella possono essere utili in caso di nausea e dolore allo stomaco, per via dell’azione equilibrante.
Altri accorgimenti pratici per riprendersi da una ubriacatura
Dopo aver visto cosa bere dopo l’utilizzo di una dose eccessiva di alcool, ecco altri suggerimenti pratici:
- Sgranocchiamo cibi secchi per placare un attacco di nausea. Se abbiamo un attacco di nausea, cerchiamo di avere a portata di mano qualche alimento secco da sgranocchiare, come ad esempio biscotti, cracker, grissini, fette biscottate: ciò servirà a placare il senso di nausea. Successivamente, il nostro stomaco sarà in grado di tollerare anche i liquidi e altri cibi morbidi.
- Inseriamo nella nostra dieta alimenti digeribili. Scegliamo banane, mele, carote, patate, carne bianca, alimenti equilibranti e rimineralizzanti, di facile digeribilità. Sì anche a uova sode, avocado, pesce leggero. Patate bollite e riso in bianco sono indicati nel caso di nausea seguita da vomito, per via della presenza di amido e per le proprietà remineralizzanti. Al contrario, evitiamo agrumi, cola, caffè che potrebbero stimolare la produzione di succhi gastrici e peggiorare il mal di stomaco e l’acidità. Non solo: finché continueremo ad avere lo stomaco sottosopra, cerchiamo di sospendere l’assunzione di cibi fritti e alimenti quali peperone, cetriolo, aglio e cipolla, perché di difficile digestione.
- Parallelamente ai rimedi che abbiamo elencato, possono essere d’aiuto citrati e vitamine: i citrati contrastano l’iperacidità gastrica, grazie alla loro azione alcalinizzante che contribuisce a equilibrare il pH gastrico. Le vitamine B1 e B2 promuovono le funzioni digestive mentre la vitamina B6 contrasta la sensazione di nausea.