Bruciore di stomaco all’inizio della gravidanza
Il bruciore di stomaco che si manifesta all’inizio della gravidanza è causato dalle modifiche ormonali che si verificano in questo periodo.
Si tratta di una manifestazione che fa riferimento alla categoria più ampia dei disturbi gastrici in gravidanza e che a volte si associa a sintomi quali nausea e reflusso gastroesofageo.
Le cause sono legate principalmente all’azione del progesterone, l’ormone che viene prodotto durante l’attesa e che raggiunge un picco di concentrazione proprio nelle prime settimane.
Interventi sugli stili di vita e farmaci, integratori alimentari o dispositivi medici, solo al bisogno e sentito il parere del medico, sono i rimedi previsti per il bruciore di stomaco all’inizio della gravidanza.
Bruciore di stomaco all’inizio della gravidanza: sintomi associati
Il bruciore di stomaco si accompagna agli altri sintomi dei disturbi gastrici a inizio gravidanza, che compaiono soprattutto dopo i pasti:
- nausea o vomito
- difficoltà digestive
- reflusso gastroesofageo
- dolore dietro lo sterno
- aumento dell’acidità gastrica
- gonfiore addominale
- bruciore di gola
- tosse insistente e secca
- mal di stomaco
- eruttazione.
Questi sintomi sono spesso presenti, anche nelle prime settimane, tanto da essere fra le prime manifestazioni della gravidanza.
Le cause del bruciore di stomaco all’inizio della gravidanza
Dietro il bruciore di stomaco a inizio gravidanza ci possono essere cause ormonali. Nello specifico, il progesterone, che aumenta nelle prime settimane.
Questo ormone ha, fra le sue numerose funzioni, anche il compito di rilassare la muscolatura, i tendini e legamenti. Per questa ragione è alla base della riduzione della peristalsi intestinale e, quindi, della comparsa di stitichezza.
Inoltre, provoca la riduzione della tenuta della valvola posta fra stomaco ed esofago, facilitando il reflusso gastroesofageo e causando sintomi quali il bruciore di stomaco.
Il bruciore gastrico all’inizio della gravidanza può essere causato anche da errori nell’alimentazione o da eccessiva nausea e vomito. Questi ultimi sono disturbi caratteristici del primo trimestre e solitamente migliorano nelle settimane successive. L’attenzione all’alimentazione in ogni caso è importante per attenuare la sintomatologia e per affrontare i nove mesi in salute.
I rimedi per il bruciore di stomaco all’inizio della gravidanza
In caso di bruciore di stomaco, occorre gestire l’inizio della gravidanza con un regime alimentare equilibrato. Farmaci e dispositivi medici possono essere presi all’occorrenza, chiedendo consiglio al farmacista o al proprio medico.
Di seguito alcune raccomandazioni per limitare l’acidità gastrica responsabile del bruciore di stomaco:
- Ridurre al minimo il consumo di caffè, tè, menta, cacao e cioccolato
- Evitare le bevande molto calde o molto fredde, i piatti molto salati o piccanti
- Eliminare alcol e fumo, non solo per le conseguenze sullo stomaco
- Aumentare l’apporto di alimenti di origine vegetale, ad eccezione di quelli che irritano le pareti gastriche, come pomodori, peperoni, kiwi, agrumi
- Ridurre la quantità di condimenti, che comporta un prolungamento della permanenza del cibo nello stomaco
- Mangiare poco e spesso, evitando di digiunare per intervalli troppo lunghi e di riempirsi troppo al pasto
- Fare movimento
- Non coricarsi subito dopo mangiato, ma approfittarne per fare quattro passi all’aperto
- Evitare le cinture e gli indumenti scomodi o stretti
È importante mettere in atto da subito tutti i rimedi consigliati dagli esperti. Durante il terzo trimestre, infatti, il bambino aumenta di dimensioni, riducendo lo spazio a disposizione dello stomaco. Quindi, gli effetti degli ormoni si sommeranno a quelli della compressione gastrica.
Lo schiacciamento degli organi addominali promuoverà ulteriormente il reflusso, aumentando il bruciore di stomaco.
L’assunzione di sostanze quali il condroitin solfato e lo xiloglucano può essere utile nella protezione dell’esofago e nella riduzione del bruciore di stomaco, anche all’inizio della gravidanza.
Anche sostanze quali i citrati e i carbonati possono aiutare in caso di eccessiva acidità di stomaco e contribuiscono al miglioramento della sintomatologia.